RAFFAELLO

Raffaello Sanzio nasce a Urbino e il suo primo maestro è il padre, anche lui pittore. Entra nella bottega del Perugino, da cui impara a fare figure naturali e a usare colori chiari e armoniosi.
Trasferitosi a Firenze, conosce Leonardo e Michelangelo, e il suo stile diventa più maturo. Raffaello usa le tecniche leonardesche dello sfumato e della prospettiva aerea (vedi Leonardo) e le fonde con il suo stile personale. Le madonne e i ritratti di questo periodo fiorentino sono caratterizzati dalla dolcezza dei volti e dalla ricerca di una bellezza ideale.
Arrivato a Roma nel 1508, il papa Giulio II gli affida la decorazione di quattro Stanze dei Palazzi Vaticani. Nello stesso periodo Michelangelo stava lavorando in Vaticano agli affreschi della Cappella Sistina. Lo stile di Raffaello si arricchisce allora di nuovi componenti: i personaggi dipinti hanno più movimento e il chiaroscuro è più contrastato. Il capolavoro delle Stanze Vaticane è “La Scuola di Atene”, nella Stanza della Segnatura. Nel dipinto Raffaello rappresenta i filosofi dell’antica Grecia, con i volti dei suoi contemporanei.
Le opere di Raffaello sono sempre caratterizzate dall’armonia e dall’equilibrio. Nella sua efficiente bottega. Raffaello si faceva aiutare da collaboratori ed apprendisti. Morì nel 1520, a soli 37 anni.