GAUGUIN

Paul Gauguin si avvicina inizialmente alla pittura impressionista, ma ben presto va alla ricerca di uno stile personale.

Per Gauguin l’arte doveva essere esprimere la spiritualità dell’uomo, e quindi cerca di tornare a una pittura più semplice e libera dalle regole. Si reca dapprima in Bretagna, nel nord della Francia, dove si unisce a un gruppo di artisti.

Qui comincia a dipingere usando larghe zone di colore piatto e brillante, forti linee di contorno e figure semplici. Il colore non corrisponde alla realtà, ma esprime il sentimento. I quadri sono sempre pieni di una profonda religiosità.

Invitato da Van Gogh, si reca in Provenza ma qui non riesce a trovare ispirazione e non sopporta i continui sbalzi d’umore del fragile amico. Dopo una violenta lite decide di partire per la Polinesia. Qui comincia a dipingere gli indigeni nella loro vita quotidiane.

Le sue immagini diventano sempre più semplificate, i colori più compatti e puri, senza chiaroscuro e senza prospettiva. Il colore continua a essere antinaturalistico, cioè non realistico. I quadri sono pieni di simboli religiosi.